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A Luigi e Paola Ghirri. Fin dove può arrivare l’infinito?

Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea

Nell’autunno dello scorso anno alcuni amici di Luigi e Paola Ghirri, fra i quali Daniele De Lonti, Vittore Fossati, Gianni Leone, Beppe Sebaste e Roberta Valtorta, si riunirono attorno a Paola, gravemente malata, per manifestarle vicinanza ed affetto e in quella occasione le proposero di immaginare un’iniziativa per ricordare Luigi nel ventennale della sua scomparsa, avvenuta il 14 febbraio del 1992.
Si pensò ad un’iniziativa semplice, da ospitare nella casa di Roncocesi, una volta terminato il restauro dopo l’incendio che l’aveva resa inagibile e dove lei sperava di tornare presto.
Con l’improvvisa scomparsa di Paola, avvenuta l’8 novembre 2011, un mese dopo quell’incontro, il progetto iniziale cambiò diventando un omaggio anche alla sua memoria, oltre che a quella di Luigi.
Questo tributo riunisce fotografie e parole di autori noti, di giovani e qualche volta solo di amici, uniti a Luigi e Paola Ghirri da un rapporto personale, oppure mediato dalle rispettive opere. Il progetto si è dunque definito in questi pochi mesi con la partecipazione di tutti coloro che hanno preso parte alla sua realizzazione, con una condivisione delle scelte fatte riguardo ai partecipanti e alla struttura della pubblicazione, con il coordinamento di Daniele De Lonti.
La mostra ed il catalogo raccolgono quindi immagini di numerosi fotografi ed altrettanti brevi testi di scrittori, musicisti, intellettuali, amici che commentano o accompagnano una foto di Luigi Ghirri da loro scelta.
Il progetto prende il titolo dal testo che Giorgio Messori scrisse nel 1992 per il catalogo“Luigi Ghirri. Vista con camera”, testo che viene riproposto in apertura della pubblicazione, la quale si chiude con un breve saggio di Carlo Arturo Quintavalle, scritto appositamente per questa occasione.
Partecipano alla pubblicazione e alla mostra Andrea Abati, Marco Alemanno, Luca Andreoni, Cesare Ballardini, Angela Baraldi, Paolo Barbaro, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Pina Belli D’Elia, Marco Belpoliti, Daniele Benati, Davide Benati, Paolo Bernabini, Pietro Bevilacqua, Gloria Bianchino, Giulio Bizzarri, Carlo Bordini, Andrea Botto, Rocco Brindisi, Giovanna Calvenzi, Luca Campigotto, Giorgio Canali, Cecé Casile, Vincenzo Castella, Eugenio Castiglioni, Ermanno Cavazzoni, Andrea Cavazzuti, Berardo Celati, Michele Cera, Giovanni Chiaramonte, Vittoria Ciolini, Ornella Corradini, Mario Cresci, Daniele De Lonti, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Anna D’Elia, Alberto Ferlenga, Vittore Fossati, Christine Frisinghelli, Marcello Galvani, Giordano Gasparini, Laura Gasparini, Carlo Garzia, Ombretta Gazzola, Enrico Ghezzi, Walter Guadagnini, William Guerrieri, Franco Guerzoni, Guido Guidi, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Cathy Josefowitz, Cosmo Laera, Gianni Leone, Ivan Levrini, Marina Losappio, Filippo Maggia, Maurizio Magri, Gino Malacarne, Pietro Marino, Massimo Mussini, Gloria Negri, Walter Niedermayr, Claude Nori, Maria Antonella Pelizzari, Bernard Plossu, Elena Re, Diego Rosa, Gino Ruozzi, Beppe Sebaste, Elisabetta Sgarbi, Marco Signorini, Alessandra Spranzi, George Tatge, Mario Tinelli, Ernesto Tuliozi, Franco Vaccari, Roberta Valtorta, Enzo Velati, Fulvio Ventura, Manfred Willmann, Giovanni Zaffagnini, Massimo Zamboni, Francesco Zanot.
Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Roncocesi, 1992) inizia la sua carriera fotografica nei primi anni settanta. Aperta e molteplice, la sua ricerca fotografica è fin dagli esordi in relazione dialettica, affettiva e conoscitiva, con la realtà: A interessarlo sono gli oggetti, i luoghi, i paesaggi, le persone, così come l’interazione che essi creano con quanto li circonda.
Quella di Ghirri è una fotografia che documenta e che riflette al contempo sull’atto della documentazione; che narra svelando i meccanismi della narrazione, sempre al confine tra realtà e immaginazione, tra attualità e memoria.
Riconosciuto come uno fra gli autori più influenti della storia della fotografia del XX secolo, le sue opere sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei.
Paola Borgonzoni Ghirri (Ferrara, 1954 – Reggio Emilia, 2011) si diploma nel 1973 in grafica pubblicitaria, con indirizzo editoriale, all’Istituto Statale d’Arte di Urbino. Nello stesso anno si trasferisce a Modena e inizia la sua attività presso due agenzie pubblicitarie. In una di queste, nella primavera del 1974, incontra Luigi Ghirri col quale lavorerà fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1992.
A seguito del tragico evento, si è occupata esclusivamente della diffusione e della valorizzazione dell’opera del marito, come testimonia la cura di più di 50 mostre personali e di 16 libri a carattere monografico realizzati sull’opera di Luigi Ghirri.
Titolo della mostra: a Luigi e Paola Ghirri. Fin dove può arrivare l’infinito?
Coordinamento: Daniele De Lonti
Luogo: L’Ospitale, Rubiera, Reggio Emilia
Inaugurazione: Sabato 12 maggio 2012 alle ore 18
Orari apertura: dal 13 al 18 maggio (da mart. a ven. 16-19)
Dal 19 maggio al 24 giugno (sab. e dom. 10-13/16-19)
Altri giorni su appuntamento.
Ingresso libero
Catalogo: SKIRA
In collaborazione con
Archivio Ghirri, Roncocesi, Reggio Emilia
Con il sostegno di
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Reggio Emilia
Comune di Rubiera, Reggio Emilia
Per informazioni rivolgersi a
Linea di Confine L’Ospitale, Via Fontana 2 42048 Rubiera, Reggio Emilia.
E mail:linconfine@comune.rubiera.re.it
T.0522629403 F.0522262322
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